Quali sono i pro e i contro degli interventi di chirurgia bariatrica? Come cambia la vita di un paziente operato? Come cambia il rapporto con il cibo e con il proprio corpo? Solo chi ha già affrontato l’intervento può rispondere a queste domande; come amiamo ripetere, “è l’equipe chirurgica, in primis, che deve imparare dai propri pazienti”: leggi le testimonianze dei pazienti che hanno raccontato la loro esperienza su un sito indipendente.
Helicobacter Pylori e Chirurgia Bariatrica
L’Helicobacter pylori è un batterio che può colonizzare la mucosa gastrica ed è responsabile della stragrande maggioranza delle gastriti e delle ulcere gastriche, che affliggono il genere umano.
La scoperta dell’Helicobacter pylori e del suo ruolo costituisce un passaggio fondamentale nella storia della medicina, perché consente la terapia eziologica, cioè diretta a rimuovere la causa, di gastriti e ulcere (la cosiddetta patologia peptica).
Quando è stato scoperto l’Helicobacter Pylori?
Per l’ennesima volta ho modo di raccontare ai miei pazienti la casualità di una scoperta che ha rivoluzionato la vita e la salute degli esseri umani.
Nel 1982, i ricercatori australiani, Robin Warren e Barry Marshall, dimenticarono nell’armadietto del loro laboratorio delle piastre contenenti succhi gastrici. Trascorse le vacanze pasquali, i due scienziati notarono la formazione di una patina sulla superficie delle piastre: erano colonie batteriche di Helicobacter pylori.
Marshall e Warren dimostrarono poi l’origine batterica di ulcere e gastriti, che spiega più del 90% dei casi e ne consente la cura agendo direttamente sull’agente della malattia.
Che dire! Una scoperta da premio Nobel…che arrivò nel 2005.
Quali esami si eseguono per la ricerca dell’Helicobacter Pylori?
Tutte le volte che il paziente candidato a chirurgia bariatrica presenta una storia clinica, un rx prime vie digerenti o un’esofago-gastro-duodenoscopia, suggestive di patologia peptica, deve essere ricercata la presenza di Helicobacter pylori.
La diagnosi può avvenire a diversi livelli:
- Esami ematici (ricerca anticorpale)
- Test del respiro (breath test)
- Ricerca mediante esame delle feci
- Biopsie endoscopiche nelle sedi che presentano segni di gastrite, durante l’esecuzione della gastroscopia
Eradicazione Helicobacter Pylori e Chirurgia Bariatrica
Se uno dei test indicati evidenzia la presenza di Helicobacter pylori, durante il percorso preoperatorio, è necessario procedere alla terapia medica eradicante, che associa antibiotici specifici a farmaci che inibiscono la secrezione acida dello stomaco.
Lo stomaco guarito dall’infezione può essere sottoposto a chirurgia bariatrica, con una significativa riduzione delle complicanze postoperatorie. Soprattutto dopo gli interventi di chirurgia resettiva, l’eradicazione di Helicobacter pylori, facilita la fisiologica cicatrizzazione delle suture gastrica (sleeve gastrictomy e bypass) e gastrointestinale (bypass). Ricordo che l’alterata cicatrizzazione dei tessuti, sottoposti a resezione e sutura chirurgica, è alla base di complicanze pericolose per la vita:
- Fistola gastrica
- Fistola gastro-intestinale
- Ulcera dell’anastomosi gastrointestinale
Helicobacter Pylori e bendaggio gastrico regolabile
Sulla base dell’esperienza personale, ritengo che l’eradicazione sia importante anche prima del bendaggio gastrico, in quanto i sintomi della malattia peptica (pirosi, nausea, vomito, rigurgito, reflusso gastro-esofageo, dolore addominale) possono
- Condizionare negativamente il rapporto tra il paziente e il bendaggio
- Disorientare il giudizio clinico: il chirurgo può attribuire i sintomi al bendaggio
In conclusione, l’iter preoperatorio deve essere accurato e articolato; il paziente deve accettare serenamente gli eventuali approfondimenti e le terapie che conseguono dai risultati degli esami previsti dal protocollo prechirurgico, anche se prolungano i tempi di attesa dell’intervento.
L’obiettivo è sempre quello di ridurre l’incidenza delle complicanze postoperatorie.